lunedì 21 marzo 2011

Recensione di Anito e Garibalda

A cura degli studenti di Radiospin, la webradio degli studenti del polo universitario di Prato (http://www.radiospin.poloprato.unifi.it/)

ANITO E  GARIBALDA con Maila Ermini e Gianfelice D’Accolti.
Scritto e diretto da Maila Ermini.

I mille volti dell’Italia unita, questo il titolo della rassegna di spettacoli teatrali ospitati al Teatro Magnolfi Nuovo, per celebrare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, a partire dall’11 marzo 2011 e fino al 10 aprile.  Il secondo appuntamento è stato con Anito e Garibalda di Maila Ermini, attrice, sceneggiatrice e regista attiva a Prato con il suo Teatro La Baracca già dal 1993, andato in scena il 13 marzo.
“La banalizzazione della storia ad opera della TV” è il concetto-chiave semplice ed attuale sul quale si basa lo spettacolo. La rievocazione dello storico viaggio fatto da Garibaldi e dalla sua compagna Anita e il loro ruolo all’interno della storia italiana è qui affidato al gioco perverso dello stravolgimento televisivo del REALITY, in cui gli stessi protagonisti vengono assoldati per la guerra dell’audience. Perciò lo spettatore, destinatario del prodotto infiocchettato persino da slogan pupù-pupù-pupùbblicitari, non si stupirà di vedere un Anito un pò “transgender” (solo per esigenze di copione) ma pronto a concupire aspiranti starlette per averne i favori in cambio di fantasmatiche parti da protagonista nel programma, ed una Garibalda un pò burbera ed impacciata nel difendere il suo ruolo storico, ma pur ligia nel suo lavoro tanto da bacchettare il compagno distratto dalle conquiste, ribadendo il  suo primato, beninteso, solo per amor di pubblico! Ne esce così una parodia sarcastica e brillante in cui si susseguono incidenti di percorso, incontri imprevisti, stacchetti musicali, gaffe che rimandano a luoghi comuni dal sapore provinciale che ben dipingono un’Unità non ancora raggiunta, e un’Italia tutta da ripensare.
Silvia Antichi

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