Questa è la lettera firmata dai sindaci di città e presidenti di provincia della Piana, esclusi Cenni pratese che 'rosso' non è (e lui se l'è presa che non l'hanno chiamato a discutere) e Renzi, fautore della pista parallela all'aeroporto fiorentino(lui non se l'è presa perché fa parte del gioco delle parti, gli avevano detto di stare a casa), lettera indirizzata al Presidente della Regione Rossi affinché conceda a tutti un momento di riflessione. Alcuni non vogliono la pista parallela perché ci devono mettere il termovalorizzatore di Case Passerini. Altro che Parco della Piana. | ||
Al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. Egregio presidente, la sua giunta ha approvato il 14 febbraio la proposta di deliberazione al consiglio regionale n. 10 “Adozione dell’integrazione al Pit per la definizione del Parco agricolo della Piana e per la qualificazione dell’Aeroporto di Firenze”. Concordiamo con lei sulla necessità di una forte accelerazione verso una progettualità di sviluppo strategico condiviso che guardi, con equilibrio, al sistema integrato delle infrastrutture e a quello della pianificazione territoriale nel suo complesso, partendo prioritariamente dalle esigenze delle comunità locali. (...) Avevamo prestato la nostra collaborazione ad un percorso che, pur affrontando il tema della qualificazione dell’aeroporto di Firenze, metteva al centro della sua e della nostra iniziativa la definizione del Parco della Piana. La proposta di variante al Pit approvata dalla sua giunta, invece, come emerge con nettezza dal dibattito pubblico, politico ed istituzionale di questi giorni, ha ribaltato i fattori della discussione, subordinando l’intero progetto alle problematiche relative allo scalo “Vespucci”. Tale proposta è stata, legittimamente, assunta dalla sua giunta senza che sia stato attivato un confronto almeno con quelle amministrazioni che dovrebbero subire le conseguenze della scelte imprenditoriali della società che gestisce lo scalo. In tale proposta le amministrazioni scriventi rilevano una delle due ipotesi incompatibile sotto il profilo ambientale e della pianificazione urbanistica, quella della pista parallela alla A11. Le problematiche che insistono e insisteranno su questa area sono molteplici, a cominciare dalla presenza di due autostrade e dell’impianto di termovalorizzazione più importante delle province di Firenze, Prato, Pistoia e dalla destinazione delle aree nella programmazione congiunta pluridecennale, alla quale ha contribuito la Regione fino a poche settimane fa, dal grande polmone vuoto di verde fino alla divisione in due di una “città” con più di 100 mila abitanti e al sorvolo a bassa quota di porzioni significative di Prato. Tutto questo ci fa e ci farà argomentare il nostro dissenso. A tale scopo riterremo opportuno e necessario da parte sua il riavvio, con tutti i soggetti istituzionali coinvolti, di un percorso di dialogo e confronto al fine di esperire, in fase di proposta, tutti i passaggi che consentano di addivenire, se possibile, ad una scelta condivisa. Perciò riterremmo utile e necessaria, e per questo congiuntamente le richiediamo, una ufficiale pausa di riflessione da parte della sua giunta attraverso un atto, tale da consentire un confronto tra Comuni, Province e Regione, che sia antecedente a quello che, indipendentemente, compirà il consiglio regionale, nella pienezza dei propri poteri e delle proprie prerogative. Pensiamo, in ultimo, che scelte così condizionanti per la vita dei cittadini e per l’assetto dei nostri territori, meritino, da parte sua, che questa richiesta trovi ascolto e venga presa nella giusta considerazione. Andrea Barducci (presid. Provincia di Firenze), Lamberto Gestri (presid. Provincia di Prato), Adriano Chini (sindaco Campi), Alessio Biagioli (sindaco Calenzano), Doriano Cirri (sindaco Carmignano), Marco Martini (sindaco Poggio a Caiano), Gianni Gianassi (sindaco Sesto), Alberto Cristianini (sindaco Signa) |
mercoledì 9 marzo 2011
I sindaci e presidenti rossi contro Rossi?
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1 commento:
Cenni, il sindaco sempre in ritardo su tutto!
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